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Gyno-Canesten Crema Vaginale con 2% Clotrimazolo per Candida 30g + 6 Applicatori Monodose
Prezzo regolare €16,20 Risparmi €-16,20Gyno-Canesten Crema Vaginale con 2% Clotrimazolo per Candida 30g + 6 Applicatori Monodose
Descrizione del prodotto
Gyno-Canesten è un farmaco ad azione antimicotica (antifungino) per uso ginecologico, cioè è in grado di inibire la crescita di organismi quali funghi e lieviti, a base di Clotrimazolo.
Indicazioni terapeutiche
Gyno-Canesten Crema Vaginale si usa nel trattamento di sintomi localizzati quali prurito, leucorrea, arrossamento e sensazione di gonfiore della mucosa vaginale, bruciore al passaggio dell'urina qualora tali sintomi siano conseguenti ad infezioni vulvovaginali sostenute da candida precedentemente diagnosticati.
Gyno Canesten crema a cosa serve?
Gynocanesten è un prodotto che serve a combattere i funghi e le infezioni che colpiscono la zona vaginale. Il suo principio attivo è il clotrimazolo, farmaco antimicotico in grado di eliminare la crescita di funghi e dei lieviti all’interno dell’apparato genitale femminile.
Come riconoscere un’infezione vaginale: i sintomi
La infezioni vaginali più comuni in genere sono caratterizzate da sintomi tipici quali possono essere: prurito, perdite vaginali di colore biancastro, arrossamento e gonfiore della mucosa vaginale e bruciore durante la minzione.
E’ necessario tuttavia specificare che tali sintomi non sempre sono da associare ad una particolare infezione da trattare con Gyno Canesten. Per questo motivo prima di cominciare qualsiasi tipo di terapia si consiglia di consultare il proprio medico.
Dosaggio e Posologia
Gyno-Canesten Crema Vaginale va introdotta il più profondamente possibile in vagina la sera ed a tale scopo la paziente dovrà assumere la posizione supina a gambe lievemente piegate. Il trattamento dovrebbe essere opportunamente iniziato e concluso nel periodo intermestruale.
Se i sintomi persistono per più di 7 giorni, può trattarsi di una patologia che richiede trattamento medico. In caso di necessità il trattamento può essere ripetuto. Tuttavia, infezioni ricorrenti possono indicare una patologia di base, come il diabete o un'infezione da HIV. Se i sintomi si ripresentano entro 2 mesi rivolgersi al medico.
Non usare tamponi, lavande vaginali, spermicidi o altri prodotti vaginali durante l'impiego del prodotto. Durante l'uso del prodotto si raccomanda di evitare i rapporti vaginali, perche' l'infezione potrebbe essere trasmessa al partner. Durante la gravidanza usare le compresse vaginali, inserendole senza applicatore. Il prodotto e' destinato all'impiego da parte di adulti e adolescenti sopra i 12 anni. Crema vaginale: salvo diversa prescrizione medica, si somministra giornalmente, e cioe' alla sera, per 3 giorni consecutivi, introducendo il contenuto di un applicatore (5 g circa) profondamente in vagina. Se necessario puo' essere effettuato un secondo trattamento di 3 giorni.
L'applicatore va usato una sola volta e quindi gettato al fine di evitare possibili reinfezioni. Innanzi tutto estrarre il pistone dall'applicatore monouso fino al suo arresto; aprire il tubo; inserire l'applicatore monouso in quest'ultimo e tenerlo ben premuto; riempire l'applicatore esercitan- do una cauta pressione sul tubo; sfilare l'applicatore monouso, introdurre lo stesso il piu' profondamente possibile in vagina (e' consigliabile stare sdraiate) e svuotarlo mediante regolare e continua pressione sul pistone; estrarre l'applicatore e quindi gettarlo.
In caso di vulvite o balanite da Candida, il trattamento dovrebbe protrarsi per 1-2 settimane. Inoltre, si consiglia l'applicazione della crema esternamente, sulla zona perineale sino alla regione anale. Cio' si esegue applicando in loco la crema in strato sottile 2-3 volte al giorno e facendola penetrare con lieve massaggio. Allo scopo di evitare una reinfezione, in particolare in presenza di vulvite o balanite da Candida, il partner deve essere contemporaneamente trattato localmente (glande e prepuzio).
Modalità d'uso
1. Innanzitutto estragga il pistone dall’applicatore monouso fino al suo arresto.
2. Apra il tubo. Inserisca l’applicatore monouso in quest’ultimo e lo tenga ben premuto. Riempia l’applicatore esercitando una cauta pressione sul tubo.
3. Sfili l’applicatore monouso, introduca lo stesso il più profondamente possibile in vagina (è consigliabile stare sdraiate) e lo svuoti mediante regolare e continua pressione sul pistone.
4. Estragga l’applicatore e quindi lo getti.
Sovradosaggio
Non si prevede alcun rischio di intossicazione acuta dal momento che è poco probabile che la stessa si verifichi dopo singola applicazione vaginale o cutanea di una dose eccessiva (applicazione su un’area estesa in condizioni favorevoli all’assorbimento) o per involontaria assunzione orale. Non esiste un antidoto specifico. In caso di ingestione/assunzione accidentale di una dose eccessiva di Gyno-Canesten, avverta immediatamente il medico o si rivolga al più vicino ospedale.
Controindicazioni
Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
Effetti collaterali
Come tutti i medicinali, questo medicinale può causare effetti indesiderati, sebbene non tutte le persone li manifestino. Con Gyno-Canesten sono stati segnalati i seguenti effetti indesiderati, la cui frequenza non è nota:
Disturbi del sistema immunitario: reazione allergica, che può manifestarsi con perdita di coscienza transitoria (sincope), bassa pressione del sangue (ipotensione), difficoltà a respirare (dispnea), orticaria.
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella: desquamazione dell’area genitale, prurito, eruzione cutanea, gonfiore causato dall’accumulo di liquidi (edema), arrossamento della pelle (eritema), fastidio, bruciore, irritazione, dolore pelvico, sanguinamento vaginale.
Patologie gastrointestinali: dolore addominale.
Gravidanza e allattamento
- Gravidanza
Non sono stati condotti studi nell'uomo sugli effetti del clotrimazolo sulla fertilità; comunque gli studi sugli animali non hanno mostrato alcun effetto del farmaco sulla fertilità. Esiste un numero limitato di dati sull'uso del clotrimazolo in gravidanza. Gli studi sugli animali non dimostrano effetti dannosi ne' diretti ne' indiretti in termini di tossicita' riproduttiva.Come misura precauzionale, e' opportuno evitare l'uso di clotrimazolo nel primo trimestre di gravidanza. Durante la gravidanza il trattamento dovrebbe essere effettuato con le compresse vaginali, dal momento che possono essere utilizzate senza l'applicatore.
- Allattamento
I dati farmacodinamici/tossicologici disponibili sugli animali hanno dimostrato la secrezione di clotrimazolo/metaboliti nel latte. L'allattamento deve essere interrotto durante il trattamento con clotrimazolo.
Avvertenze speciali
Se la paziente ha febbre (38 gradi °C o più), dolore al basso ventre, mal di schiena, perdite vaginali maleodoranti, nausea, emorragia vaginale e/o dolore alle spalle, deve consultare un medico. Il farmaco in crema puo' ridurre l'efficacia e la sicurezza dei prodotti a base di lattice, come preservativi e diaframmi, quando applicata nell'area genitale (donne: labbra e aree adiacenti alla vulva; uomini: prepuzio e glande del pene). L'effetto e' temporaneo e si verifica solo durante il trattamento. L'impiego, specie se prolungato, di prodotti per uso topico, puo' dare origine a fenomeni di sensibilizzazione. In tal caso, e' necessario interrompere il trattamento e adottare idonee misure terapeutiche. Evitare il contatto con gli occhi. Non ingerire. Il farmaco in crema contiene alcool cetostearilico: puo' causare reazioni cutanee locali (ad es. dermatite da contatto).
Scadenza e conservazione
Verificare la data di scadenza indicata sulla confezione. La data di scadenza indicata sulla confezione si riferisce al prodotto in confezionamento integro, correttamente conservato. Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dall’umidità e lontano da fonti dirette di calore.
Attenzione: non utilizzare il medicinale dopo la data di scadenza indicata sulla confezione.
Composizione
Principio attivo
Clotrimazolo 100 mg.
Eccipienti
Sorbitano stearato, polisorbato 60, cetil palmitato, alcool cetostearilico, ottildodecanolo, alcool benzilico, acqua depurata.
Gyno-Canesten Monodose per i Sintomi Della Candida 500 mg di Clotrimazolo 1 Capsula Vaginale + Applicatore
Prezzo regolare €17,75 Risparmi €-17,75Gyno-Canesten Monodose per i Sintomi Della Candida 500 mg di Clotrimazolo 1 Capsula Vaginale + Applicatore
Descrizione del prodotto
Gyno-canesten è un farmaco antimicotico a base di Clotrimazolo per uso ginecologico, indicato per il trattamento locale in caso di prurito, bruciore e perdite vaginali.
Indicazioni Terapeutiche
Gynocanesten Monodose è un trattamento per le infezioni della vagina e degli organi genitali femminili esterni causate da microrganismi sensibili al clotrimazolo come i miceti (di solito Candida).
Cos’è la candidosi e quali sono i sintomi
La candidosi è una malattia molto comune, ovvero un’infezione della vagina causata da un fungo, la Candida albicans, che può colpire le donne in età fertile. La candidosi è meglio conosciuta come candida tende a manifestarsi quando le difese immunitarie sono più fragili, tra le principali cause scatenanti tale infezione sono infatti le terapie antibiotiche Gli antibiotici infatti sono il principale nemico della microflora, non solo intestinale ma anche vaginale. Nel primo caso, per trattare i disturbi intestinali è bene riequilibrare la flora intestinale servendosi di fermenti lattici, mentre per ristabilire la flora vaginale sono utili dei probiotici vaginali a base di lattobacilli. Inoltre anche lo stress lo stress, un’igiene intima eccessiva, la biancheria intima sintetica o jeans troppo stretti possono concorrere all’alterazione della naturale flora batterica della vagina.
I sintomi più comuni che possono manifestarsi con questo tipo di problematico sono:
- Prurito e bruciore delle parti intime
- Dolore alla vulva
- Gonfiore lieve delle labbra vaginali
- Perdite piuttosto dense di colore biancastro
Ci possono poi essere anche:
- Dolore durante un rapporto sessuale
- Dolore durante la minzione
- Cute lesionata attorno alla vulva
- Ulcerazioni nell’area vaginale
Differenze tra Candidosi e Vaginosi batterica
Può capitare di confondere la vaginosi batterica con la candidosi, molte donne non sanno esattamente quali sintomi associare a queste affezioni: colpiscono entrambe i genitali femminili, ma sono due tipi diversi di infezione con sintomi differenti ed è bene distinguerle per poter intervenire in modo appropriato.
La vaginosi, a differenza della candidosi vaginale, non è dovuta alla proliferazione di funghi, ma i responsabili sono dei batteri, soprattutto la Gardnerella vaginalis. Molte donne in età fertile hanno affrontato almeno una volta la vaginosi, che si manifesta in presenza di un’alterazione del pH vaginale e della flora batterica buona, costituita da lattobacilli, e quindi ripristinare l’equilibrio dell’ecosistema vaginale è importante per far fronte a questa infezione.
Dosaggio e Posologia
Posologia Adulti e adolescenti dai 16 anni in su Una capsula molle vaginale inserita in profondità nella vagina come dose singola la sera. Se non ci sono miglioramenti dopo 7 giorni, la paziente deve consultare un medico. Adolescenti di 12-15 anni di età Negli adolescenti sotto i 16 anni, Gyno-Canesten monodose capsula molle vaginale deve essere utilizzato solo dopo aver consultato il medico. Se prescritto in questa popolazione (in pazienti post-menarca), la posologia raccomandata è la stessa degli adulti. Popolazione pediatrica La sicurezza e l’efficacia nelle bambine di età inferiore a 12 anni non sono state stabilite. Modo di somministrazione Una capsula molle vaginale inserita in profondità nella vagina come dose singola la sera. La capsula molle vaginale va inserita il più profondamente possibile nella vagina con l’applicatore incluso nella confezione. Durante la gravidanza si deve inserire con un dito la capsula molle vaginale nella vagina, senza l’applicatore, per evitare lesioni a carico della cervice uterina. Il trattamento con Gyno-Canesten monodose 500 mg capsula molle vaginale non va effettuato durante il periodo mestruale. Il trattamento deve essere terminato prima dell’inizio delle mestruazioni. Il partner deve sottoporsi a un trattamento locale se presenta sintomi come prurito, infiammazione.
Modalità d'uso
La capsula molle vaginale va inserita il più profondamente possibile nella vagina al momento di coricarsi con l’applicatore fornito.
1. Tirare lo stantuffo dell’applicatore verso l’esterno fino al suo arresto. Mettere la capsula molle vaginale nell’applicatore.
2. Collocare saldamente la capsula molle vaginale nel supporto dell’applicatore girandola con delicatezza.
3.Inserire l’applicatore caricato in profondità nella vagina. Questa operazione si effettua al meglio quando si assume una posizione sdraiata con le gambe leggermente rialzate. Spingere lo stantuffo all’interno dell’applicatore fino al suo arresto.
Rimuovere l’applicatore con lo stantuffo pigiato.
Inserire la capsula molle vaginale senza applicatore:
Se lei è in gravidanza, inserisca la capsula molle vaginale nella vagina con le dita.
Sovradosaggio
Non ci sono rischi di intossicazione acuta in quanto è improbabile che essa si manifesti dopo una singola applicazione vaginale di una dose eccessiva o dopo ingestione orale involontaria. Non esiste un antidoto specifico. Durante il sovradosaggio acuto di clotrimazolo sono state segnalate le seguenti reazioni avverse: dolore addominale, dolore all’addome superiore, diarrea, malessere, nausea e vomito.
Controindicazioni
Ipersensibilità al clotrimazolo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
Effetti Collaterali
Classificazione per sistemi e organi | Comune (≥1/100 a < 1/10) | Non comune (≥1/1000 a < 1/100) | Raro (≥1/10.000 a < 1/1000) |
Patologie gastrointestinali | dolore addominale | ||
Disturbi del sistema immunitario | reazioni allergiche | ||
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella | bruciore | Prurito (sensazione di prurito) eritema/irritazione | edema esantema della cute emorragia vaginale |
Le seguenti reazioni avverse sono state individuate durante l’uso post-autorizzativo del clotrimazolo: dal momento che queste reazioni vengono segnalate volontariamente da una popolazione di dimensioni incerte, non è sempre possibile stimarne in modo affidabile la frequenza, cioè la frequenza è: non nota. Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella: desquamazione dell’area genitale, sensazione di disagio, dolore pelvico. Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili.
Gravidanza e Allattamento
Gravidanza I dati sull’uso di clotrimazolo nelle donne in gravidanza sono limitati. Gli studi sull’animale non indicano effetti nocivi diretti o indiretti in termini di tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3). In via precauzionale, è preferibile evitare l’impiego del clotrimazolo durante il primo trimestre di gravidanza. Durante la gravidanza l’applicatore non deve essere utilizzato (vedere paragrafo 4.2). Se il trattamento è considerato necessario durante la gravidanza, deve essere effettuato con capsule molli vaginali di clotrimazolo in quanto è possibile inserirle senza applicatore. Il canale del parto va tenuto pulito in particolare durante le ultime 4-6 settimane di gravidanza. Allattamento Durante il trattamento locale solo quantità minime di clotrimazolo vengono assorbite nella circolazione sanguigna, ma dal momento che gli studi clinici non hanno definito l’escrezione di questo farmaco nel latte materno, si raccomanda in via precauzionale di interrompere l’allattamento durante il trattamento. Fertilità Non sono stati condotti studi sull’uomo relativamente agli effetti del clotrimazolo sulla fertilità. Tuttavia, gli studi sull’animale non hanno dimostrato alcun effetto del farmaco sulla fertilità.
Avvertenze Speciali
La paziente deve rivolgersi al medico se: · è la prima volta che ha un’infezione vaginale; · ha infezioni ricorrenti, almeno quattro infezioni durante l’anno precedente; · ha febbre (≥ 38 °C); · ha dolore alla parte inferiore dell’addome, mal di schiena; · ha perdite vaginali maleodoranti; · ha nausea; · ha un’emorragia vaginale e/o ha contemporaneamente dolore alle spalle. Assorbenti interni, lavande vaginali, spermicidi o altri prodotti per uso vaginale non vanno usati in concomitanza con questo prodotto. Durante l’uso di Gyno-Canesten monodose 500 mg capsula molle vaginale vanno evitati i rapporti sessuali, perché l’infezione potrebbe essere trasmessa al partner. L’efficacia e l’affidabilità dei contraccettivi in lattice come preservativi e diaframmi può essere ridotta. Le capsule molli vaginali non devono essere deglutite.
Scadenza e Conservazione
Questo medicinale non richiede precauzioni particolari per la conservazione.
Principi attivi
Una capsula molle vaginale contiene 500 mg di clotrimazolo. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1
Eccipienti
Composizione del materiale di riempimento: Paraffina soffice bianca Paraffina liquida Composizione del guscio in gelatina essiccata: Gelatina Glicerolo Acqua depurata Titanio diossido (E171) Giallo di chinolina (E104) Giallo tramonto (E110) Lecitina (E322) Trigliceridi a catena media
Gyno-Canesten Per il Trattamento della Candida con 100 mg di Clotrimazolo 12 Compresse Vaginali
Prezzo regolare €17,75 Risparmi €-17,75Gyno-Canesten Per il Trattamento della Candida con 100 mg di Clotrimazolo 12 Compresse Vaginali
Descrizione del prodotto
Compresse vaginali antimicotiche e antisettica a base di clotrimazolo.
Indicazioni terapeutiche
Gyno-Canesten contiene clotrimazolo, che è un antimicotico (antifungino) per uso ginecologico, cioè è in grado di inibire la crescita di organismi quali funghi e lieviti. Gyno-Canesten compresse vaginali si usa per il trattamento di sintomi localizzati conseguenti ad infezioni vulvovaginali sostenute da candida precedentemente diagnosticati dal medico. Tali sintomi comprendono prurito, leucorrea (perdite vaginali biancastre), arrossamento e sensazione di gonfiore della mucosa vaginale, bruciore al passaggio dell’urina. Il prodotto è destinato all’impiego da parte di adulti e adolescenti sopra i 12 anni. Si rivolga al medico se non si sente meglio o se si sente peggio dopo 7 giorni di trattamento.
Dosaggio e posologia
Le compresse vanno introdotte il più profondamente possibile in vagina. La dose raccomandata è di 1 compressa di Gyno-Canesten 1 volta al giorno, alla sera, generalmente per 6 giorni consecutivi; in alternativa, può usare 2 compresse la sera prima di coricarsi, per 3 giorni consecutivi.
Nelle forme croniche recidivanti, la dose giornaliera può essere aumentata a 2 compresse vaginali la sera, per un periodo di 6-12 giorni. Se il medico le ha detto che lei ha una vulvite da Candida, si consiglia anche il contemporaneo trattamento locale del partner (glande e prepuzio) con Gyno-Canesten crema.
In caso di necessità può ripetere il trattamento. Tuttavia infezioni ricorrenti possono indicare una patologia di base.
Modalità d'uso
Dopo aver lavato accuratamente le mani, assuma la posizione supina (distesa con la pancia verso l’alto), a gambe leggermente flesse e introduca la compressa vaginale direttamente con il dito il più profondamente possibile in vagina.
Perché Gyno-Canesten compresse si dissolva completamente è necessario che la vagina presenti un adeguato grado di umidità. Altrimenti, potrebbe verificarsi la fuoriuscita di frammenti non dissolti della compressa.
Per evitare ciò, è importante che il medicinale venga inserito il più profondamente possibile in vagina al momento di coricarsi. Se, nonostante tale precauzione, la compressa dovesse non dissolversi completamente nell’arco di una notte, dovrà prendere in considerazione l’impiego di Gyno-Canesten crema vaginale.
Sovradosaggio
Non si prevede alcun rischio di intossicazione acuta dal momento che è poco probabile che la stessa si verifichi dopo singola applicazione vaginale o cutanea di una dose eccessiva (applicazione su un’area estesa in condizioni favorevoli all’assorbimento) o per involontaria assunzione orale. Non esiste un antidoto specifico. In caso di ingestione/assunzione accidentale di una dose eccessiva di Gyno-Canesten, avverta immediatamente il medico o si rivolga al più vicino ospedale.
Controindicazioni
Non usi Gyno-Canesten 100 mg Compresse vaginali:
- se è allergico al clotrimazolo o ad uno qualsiasi degli altri componenti di questo medicinale.
Effetti collaterali
Come tutti i medicinali, questo medicinale può causare effetti indesiderati, sebbene non tutte le persone li manifestino. Con Gyno-Canesten sono stati segnalati i seguenti effetti indesiderati, la cui frequenza non è nota:
- Disturbi del sistema immunitario: reazione allergica, che può manifestarsi con perdita di coscienza transitoria (sincope) , bassa pressione del sangue (ipotensione) , difficoltà a respirare (dispnea), orticaria.
- Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella: desquamazione dell’area genitale, prurito, eruzione cutanea, gonfiore causato dall’accumulo di liquidi (edema), arrossamento della pelle (eritema), fastidio, bruciore, irritazione, dolore pelvico, sanguinamento vaginale.
- Patologie gastrointestinali: dolore addominale. Il rispetto delle istruzioni contenute nel foglio illustrativo riduce il rischio di effetti indesiderati.
Gravidanza e allattamento
Se è in corso una gravidanza, se sospetta o sta pianificando una gravidanza, o se sta allattando con latte materno, chieda consiglio al medico o al farmacista prima di usare questo medicinale.
- Gravidanza
I dati sull’uso del clotrimazolo in gravidanza sono limitati. Come misura precauzionale, eviti l’uso di Gyno-Canesten nel primo trimestre di gravidanza.
- Allattamento
Interrompa l’allattamento al seno durante il trattamento con Gyno-Canesten, in quanto il medicinale potrebbe passare nel latte materno.
Avvertenze speciali
Si rivolga al medico o al farmacista prima di usare Gyno-Canesten se:
- ha già sofferto in passato di questi disturbi (recidive di micosi);
- ha febbre (38°C o più), dolore al basso ventre, mal di schiena, perdite vaginali maleodoranti, nausea, sanguinamento vaginale e/o dolore alle spalle.
L’uso, specie se prolungato, dei prodotti per uso topico (uso locale), come queste compresse, può causare fenomeni di sensibilizzazione; in tal caso interrompa il trattamento e consulti il medico o il farmacista. Eviti il contatto con gli occhi. Non ingerisca. Durante l’uso di questo medicinale eviti i rapporti vaginali, perché l’infezione potrebbe essere trasmessa al partner.
Se i sintomi si ripresentano entro due mesi, consulti il medico. Attenzione: non superare le dosi indicate senza il consiglio del medico. Non usi tamponi, lavande vaginali, spermicidi o altri prodotti vaginali durante l’impiego di Gyno-Canesten. Durante l’uso di questo medicinale eviti i rapporti vaginali, perché l’infezione potrebbe essere trasmessa al partner. Questo medicinale è destinato all’impiego da parte di adulti e adolescenti sopra i 12 anni. Durata del trattamento Il trattamento dovrebbe essere opportunamente iniziato e concluso nel periodo intermestruale.
Scadenza e conservazione
Verificare la data di scadenza indicata sulla confezione. La data di scadenza indicata sulla confezione si riferisce al prodotto in confezionamento integro, correttamente conservato. Conservare ad una temperatura non superiore a 25°C.
Attenzione: non utilizzare il medicinale dopo la data di scadenza indicata sulla confezione.
Composizione
Ogni compressa vaginale di Gyno-Canesten 100 mg contiene:
Principio attivo
100 mg di clotrimazolo.
Eccipienti
Lattosio monoidrato, amido di mais, magnesio stearato, silice colloidale anidra, calcio lattato pentaidrato, crospovidone, acido lattico, ipromellosa, cellulosa microcristallina.
Gyno-Canestest Autotest Vaginale Per Diagnosticare le Infezioni Vaginali Comuni 1 Tampone per Autodiagnosi
Prezzo regolare €10,65 Risparmi €-10,65Gyno-Canestest Autotest Vaginale Per Diagnosticare le Infezioni Vaginali Comuni 1 Tampone per Autodiagnosi
Descrizione del prodotto
Gyno-Canesten Autotest Vaginale è un tampone vaginale studiato per diagnosticare la presenza di infezioni batteriche di tipo vaginale.
Indicazioni
Gyno-Canestest di Gyno-Canesten è autotest vaginale indicato per consentire alle donne di effettuare un auto diagnosi in pochi secondi grazie alla quale potrà valutare la presenza o meno di vaginosi batteriche e candidosi.
Come funziona Gyno-Canestest?
Il pH normale della vagina (il pH è un indicatore di acidità) può variare da 3,5 a 4,5. La vaginosi batterica e le infezioni da trichomonas causano un aumento del pH vaginale. Con un cambio di colore sulla punta gialla del tampone, Gyno-Canestest indica se il pH delle secrezioni vaginali è normale oppure elevato. Un test positivo e cioè quando la punta del tampone si colora di blu/verde, vuol dire che il livello del pH vaginale è elevato. Un test negativo, e cioè quando il colore del tampone resta invariato, vuol dire che il pH vaginale è nella norma.
Caratteristiche
Gyno-Canestest Autotest Vaginale è un test autodiagnostico innovativo e attendibile che consente alle donne di determinare la presenza di un’infezione vaginale. Un semplice tampone e la variazione del suo colore indicherà la diagnosi. In caso di dubbi sul trattamento da scegliere consultare il medico.
Il prodotto contiene un tampone avvolto singolarmente in alluminio e il relativo foglietto illustrativo.
Modalità d’uso
Come si usa Gyno-Canestest?
Scartare il singolo Gyno-Canestest (tampone).
Assicurarsi che la punta del tampone non entri in contatto con qualsiasi oggetto prima di introdurlo nell’entrata della vagina.
Tenere il Gyno-Canestest con le dita sul supporto del tampone (come in figura).
Separare i lembi di pelle estremi per esporre la vagina.
Introdurre delicatamente la punta gialla del Gyno-Canestest finché le dita non raggiungono la pelle esterna della vagina (circa 5 cm nella vagina) e ruotare il tampone diverse volte. Non toccare l’entrata della vagina.
Estrarre Gyno-Canestest dalla vagina. Evitare attentamente che la punta entri in contatto con qualsiasi oggetto e verificare che abbia raccolto una quantità visibile di secrezioni.
Attendere 10 secondi. Verificare la punta del Gyno-Canestest per la presenza di cambiamenti di colore dal giallo al blu o verde. Attenzione: se sul Gyno-Canestest compaiono macchie di sangue, ignorare i risultati e consultare il medico.
Gettare il Gyno-Canestest dopo l’uso come con qualsiasi altro prodotto per l’igiene femminile dopo aver controllato i risultati. Non gettarlo nel WC.
Avvertenze e Controindicazioni
Tenere fuori la portata dei bambini.
In caso di dubbi sul trattamento da scegliere consultare il medico.
Leggere attentamente il foglietto illustrativo.
Formato
Un test
Maggiori informazioni sul prodotto le puoi trovare sul sito del produttore Bayer S.p.A.
MECLON CREMA VAGINALE 30G + 6 APPLICATORI
Prezzo regolare €15,90 Risparmi €-15,90Meclon Crema a cosa serve
Trattamento sintomatico di Cervico-vaginiti e vulvo-vaginiti causate da Trichomonas vaginalis anche se associato a Candida albicans, Gardnerella vaginalis ed altra flora batterica sensibile. MECLON crema vaginale può essere impiegato anche nel partner a scopo profilattico. Soluzione vaginale Coadiuvante nella terapia di cervico-vaginiti, vulvo-vaginiti causate da Trichomonas vaginalis anche se associato a Candida albicans, Gardnerella vaginalis ed altra flora batterica sensibile. MECLON soluzione vaginale può essere impiegato anche dopo altra terapia topica od orale, allo scopo di ridurre il rischio di recidive.
Principi attivi di Meclon Crema
Crema vaginale 100 g contengono: Principi attivi: Metronidazolo 20 g; Clotrimazolo 4 g. Eccipienti: contiene sodio metil p-idrossibenzoato e sodio propil p-idrossibenzoato Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1 Soluzione vaginale Flacone da 10 ml 10 ml contengono: Principio attivo: Clotrimazolo 200 mg. Flacone da 130 ml 130 ml contengono: Principio attivo: Metronidazolo 1 g. Eccipienti: contiene sodio metil p-idrossibenzoato e sodio propil p-idrossibenzoato Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1
Eccipienti Meclon Crema
Crema vaginale Eccipienti: Stearato di glicole e polietilenglicole; Paraffina liquida; Sodio metile p-Idrossibenzoato; Sodio propile p-Idrossibenzoato; Acqua depurata. Soluzione vaginale Flacone da 10 ml Eccipienti: Alcool ricinoleilico; Etanolo; Acqua depurata. Flacone da 130 ml Eccipienti: Sodio metile p-Idrossibenzoato; Sodio propile p-Idrossibenzoato; Acqua depurata.
Controindicazioni di Meclon Crema
Ipersensibilità verso i principi attivi od uno qualsiasi degli eccipienti.
Come si usa Meclon Crema
Crema vaginale Somministrare profondamente in vagina il contenuto di un applicatore una volta al giorno per almeno sei giorni consecutivi, preferibilmente alla sera prima di coricarsi, oppure secondo prescrizione medica. Nelle trichomoniasi, maggior sicurezza di risultato terapeutico si verifica con il contemporaneo uso di Metronidazolo per via orale sia nella donna non gestante che nel partner maschile. Per un’ottimale somministrazione si consiglia una posizione supina, con le gambe leggermente piegate ad angolo. Per ottenere una migliore sterilizzazione è preferibile spalmare un po’ di MECLON crema vaginale anche esternamente, a livello perivulvare e perianale. Se il medico prescrive il trattamento del partner a scopo profilattico, la crema deve essere applicata sul glande e sul prepuzio per almeno sei giorni. Istruzioni per l’uso: Dopo aver riempito di crema un applicatore, somministrare la crema in vagina mediante pressione sul pistone, fino a completo svuotamento. Soluzione vaginale Somministrare la soluzione vaginale pronta una volta al giorno, preferibilmente al mattino, oppure secondo prescrizione medica. Nella fase di attacco l'uso della soluzione vaginale deve essere associato ad adeguata terapia topica e/o orale. L'irrigazione va eseguita preferibilmente in posizione supina. Un lento svuotamento del flacone favorirà una più prolungata permanenza in vagina dei principi attivi e quindi una più efficace azione antimicrobica e detergente. Istruzioni per l’uso: Dopo aver versato il contenuto del flaconcino nel flacone, inserire la cannula vaginale sul collo del flacone stesso. Introdurre la cannula in vagina e somministrare l'intero contenuto.
Conservazione di Meclon Crema
Questo medicinale non richiede alcuna particolare condizione per la conservazione.
Avvertenze su Meclon Crema
Evitare il contatto con gli occhi. Il consigliato impiego contemporaneo di Metronidazolo per via orale è soggetto alle controindicazioni, effetti collaterali ed avvertenze descritte per il prodotto summenzionato. Evitare il trattamento durante il periodo mestruale. Tenere il medicinale fuori dalla portata e dalla vista dei bambini.
Meclon Crema Interazioni
Nessuna.
Effetti indesiderati di Meclon Crema
Dato lo scarso assorbimento per applicazione locale dei principi attivi Metronidazolo e Clotrimazolo, le reazioni avverse riscontrate con le formulazioni topiche sono limitate a: Disturbi del sistema Immunitario: Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili): reazioni di ipersensibilità. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: Molto rari (frequenza <1>
Meclon Crema in Gravidanza e allattamento
In gravidanza il prodotto deve essere impiegato solo in caso di effettiva necessità e sotto il diretto controllo del medico.
Formato di Meclon Crema
Meclon Crema viene venduto in Crema in tubo da 30g + 6 Applicatori.
PEVARYL 1% SOLUZIONE GINECOLOGICA 60ML
Prezzo regolare €14,70 Risparmi €-14,70Pearyl soluzione a cosa serve
Peravyl 1% è una soluzione cutanea per genitali esterni
Micosi vulvovaginali Balanitis micotica.
Composizione di Pevaryl
Pevaryl 1% soluzione cutanea per genitali esterni 100 ml di soluzione cutanea per genitali esterni contengono: principio attivo: econazolo 1,033 g Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Eccipienti Contenuti
Polisorbato 20; alcool benzilico; sorbitan monolaurato; acido N-[2-idrossietil]-N-[2-(laurilamino)-etil]-aminoacetico sale sodico del 3,6,9-triossadocosilsolfato; macrogol 6000 distearato; acido lattico; profumo n.4074; acqua depurata.
Controindicazioni con l'uso di Pevaryl
Pevaryl è controindicato in pazienti con nota ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
Come si usa Pevaryl
La posologia consigliata è la seguente:
Si consiglia di detergere i genitali esterni con 10 cc (1 dose) di soluzione disciolti in acqua calda. Il trattamento può essere effettuato una o due volte al giorno. Trattamento del partner : possono essere usate sia la crema vaginale che la soluzione cutanea per genitali esterni. La crema si applica una volta al giorno per 15 giorni dopo aver lavato con acqua calda glande e prepuzio. La soluzione si usa disciolta in acqua calda. Non risciacquare. Bambini (2-16 anni) La sicurezza e l’efficacia nei bambini non è stata stabilita. Anziani Non ci sono dati sufficienti sull’uso di PEVARYL nei pazienti anziani con età superiore ai 65 anni.
Avvertenze e precauzioni con l'uso di Pevaryl
Pevaryl Crema vaginale ed Ovuli sono solo per uso intravaginale. Pevaryl non è per uso oftalmico o orale. L’uso contemporaneo di preservativi in lattice o diaframmi con preparati antimicrobici vaginali può diminuire l’efficacia del contraccettivo in lattice. Pertanto, prodotti come PEVARYL non devono essere usati insieme a diaframmi o preservativi in lattice. Pazienti che utilizzano spermicidi devono consultare il proprio medico poichè ogni trattamento vaginale locale può rendere inattivo lo spermicida. PEVARYL non deve essere usato insieme con altri prodotti per il trattamento, interno od esterno, dei genitali. Nel caso dovessero verificarsi marcata irritazione o sensibilizzazione, il trattamento deve essere interrotto. Pazienti sensibili agli imidazoli possono risultare sensibili all’econazolo nitrato.
Pevaryl Interazioni
Econazolo è un noto inibitore dei citocromi CYP3A4 e CYP2C9. Nonostante la limitata disponibilità sistemica del prodotto dopo l’applicazione vaginale (vedere paragrafo 5.2 Proprietà farmacocinetiche) possono verificarsi interazioni clinicamente rilevanti che sono state riportate in pazienti in terapia con anticoagulanti orali. Nei pazienti che assumono anticoagulanti orali come warfarin o acenocumarolo occorre usare cautela e l’effetto anticoagulante deve essere monitorato. Un aggiustamento del dosaggio del farmaco anticoagulante orale può essere necessario durante il trattamento con econazolo e dopo la sua interruzione.
Effetti indesiderati per Pevaryl
La sicurezza delle formulazioni ginecologiche di Pevaryl è stata valutata su 3630 pazienti in 32 studi clinici. Sulla base dei dati di sicurezza raccolti da questi studi clinici, le reazioni avverse da farmaci (Adverse Drug Reactions, ADRs) più comunemente riportate (incidenza > 1%), sono state (con incidenza%): prurito (1,2%) e sensazione di bruciore della cute (1,2%) La tabella qui di seguito riporta le ADRs delle formulazioni ginecologiche di PEVARYL, derivanti sia da studi clinici sia dallesperienza postmarketing, incluse le reazioni avverse già riportate sopra. Le frequenze sono riportate in accordo alla seguente convenzione: Molto comune (1/10); Comune (1/100, <1>
Tabella 1: Reazioni Avverse da Farmaco
Classificazione per sistemi e organi | Reazioni avverse da farmaco | |||
Frequenza | ||||
Comune | Non comune | Rara | Non Nota | |
Disturbi del sistema Immunitario | Ipersensibilità | |||
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | Prurito, Sensazione di bruciore della cute | Rash | Eritema | Angioedema, Orticaria, Dermatite da contatto, Esfoliazione della cute |
Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella | Sensazione di bruciore vulvovaginale | |||
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | Dolore al sito di applicazione, Irritazione al sito di applicazione, Gonfiore al sito di applicazione |
Inoltre sono stati segnalati casi di reazioni allergiche locali.Con la soluzione cutanea, in particolare, possono verificarsi fenomeni di sensibilizzazione locale. Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili.
Pevaryl in Gravidanza e allattamento
Uso in Gravidanza In studi negli animali l’econazolo nitrato non ha mostrato effetti teratogeni ma si è dimostrato fetotossico ad alte dosi (vedere paragrafo 5.3. Dati preclinici di sicurezza). Non è nota l’importanza di tale effetto nell’uomo. A causa dell’assorbimento vaginale, PEVARYL non deve essere usato nel primo trimestre di gravidanza a meno che il medico non lo consideri necessario per la salute della paziente. PEVARYL può essere utilizzato durante il secondo ed il terzo trimestre se i potenziali benefici superano i possibili rischi per il feto. Uso durante l’Allattamento Dopo somministrazione orale di econazolo nitrato in ratte in allattamento, l’econazolo e i suoi metaboliti sono stati escreti nel latte e sono stati trovati nei piccoli. Non è noto se econazolo nitrato sia escreto nel latte umano. Utilizzare PEVARYL con cautela nelle pazienti in allattamento.
Formato di Pevaryl
Peravyl 1% viene venduto in confezione con Flacone da 60 ml.